Questo progetto nasce nel 2009 dall'idea di estendere quanto e a quanti più possibile momenti di benessere e rilassamento, di contatto con la terra, sollievo da stress e malumori. Ripropone e valorizza "lo spazio verde" come luogo di stimolazione dei sensi, da osservare come elemento esterno che ci pone in una condizione di benessere, ma anche come spazio in cui operare e da fruire in maniera attiva. Zappare è una attività che non richiede particolari competenze o precisione, ma mette a contatto diretto con la terra che, sollevata e arieggiata restituisce sensazioni di leggerezza gioiosa. Inoltre, nell'orto si lavora insieme in modo democratico.
L'utilizzo dei semi e di piantine già sviluppate, da mettere a dimora, consente un'osservazione dello sviluppo della pianta in tutte le sue fasi, ma anche un riscontro immediato dell'attività svolta dando motivazione all'attività attraverso il bisogno di cura alla pianta e il raccolto che restituirà. L'attività pratica e il percorso di conoscenza teorica delle fasi del lavoro dell'orto si svolgono grazie alla collaborazione e il supporto dell'associazione CUI - I ragazzi del Sole e di Slow Food Scandicci, che, grazie ad un volontario con esperienza diretta pluriennale nell'agricoltura, fornirà una guida pratica in tutte le fasi. I lavori dell'orto, nelle fasi e nei periodi più impegnativi, coinvolgeranno anche un gruppo di volontari di supporto supplementare. Ciò permetterà una cura ottimale dell'orto i cui frutti potranno essere utilizzati per la preparazione di un pranzo a fine progetto, nonché essere destinati alla vendita se saranno cospicui.
Il progetto si inserisce nel contesto del Comune di Scandicci, territorio sensibile ai bisogni delle persone con disabilità e recettivo rispetto alle attività che favoriscano l'integrazione e la socializzazione. In quest'ottica si inseriscono i progetti legati allo sviluppo delle autonomie individuali e delle capacità sociali che acquisiscono un'importanza fondamentale per la ricerca di un maggiore stato di benessere per l'individuo con disabilità. Tale benessere deve essere perseguito nel rispetto delle aspirazioni dell'individuo, favorendo l'auto-realizzazione dello stesso come singolo e nel gruppo. Per favorire uno sviluppo globale dell'individuo è auspicabile creare sinergie fra le differenti tipologie di servizio e le figure in esse impiegate, agendo in modo trasversale e creativo nell'interesse della persona e del suo benessere.
In quest'ottica si inserisce il progetto "Dall'orto alla tavola". Il progetto prevede lo sviluppo di diversi tipi di attività atte all'acquisizione di competenze sull'intero ciclo produttivo degli alimenti. In modo particolare i beneficiari avranno modo di sperimentarsi nella coltivazione di ortaggi utilizzando gli spazi esterni del Centro Il Faro ed avvalendosi dell'esperienza di volontari di Slow Food Scandicci e dell'Associazione CUI I Ragazzi del Sole, coadiuvati dalla presenza di un operatore del Centro Il Faro. Potranno visitare aziende che si occupano della raccolta e della prima elaborazione di materie prime alimentari, in particolare per la produzione di vino, olio e farine. Le visite alle aziende verranno svolte durante le attività del Centro Il Faro e prevederanno l'elaborazione di relazioni ed interviste per favorire l'apprendimento e la diffusione delle conoscenze derivate dall'esperienza. Potranno poi approfondire le proprie conoscenze partecipando alle lezioni del laboratorio di cucina presso Slow Food Scandicci al Castello dell'Acciaiolo di Scandicci, in cui i beneficiari potranno apprendere le caratteristiche degli ortaggi coltivati e sperimentarsi nella preparazione di ricette che abbiano fra gli ingredienti i cibi studiati.